donquixote
2004-12-13 00:08:13 UTC
Il Tempo
La messa è finita. Aperitivo per tutti
«La trovata ha avuto successo. Ora faremo delle cene durante le feste di
Natale»
Singolare iniziativa di un parroco di Savona per conoscere meglio tutti i
suoi fedeli
SAVONA - Li ha battezzati con nomi accattivanti per catturare l'attenzione
dei suoi parrocchiani e può dire di esserci riuscito: «aperifamiglia» e
«aperinonni».
Sono gli «aperitivi solenni» del dopo la messa, rigorosamente analcolici:
due iniziative decise dal parroco per conoscere meglio i fedeli delle
Fornaci, un popoloso quartiere situato a ponente di Savona. Tutto è iniziato
quasi per gioco, oggi anche altri sacerdoti della Diocesi di Savona stanno
pensando di seguire l'esempio.
Don Alessandro Capaldi, 43 anni, originario del chiavarese, ex parroco di
Sant'Ermete a Vado Ligure, da oltre un anno regge la parrocchia di Nostra
Signora Della Neve a Savona.
«I parrocchiani partecipano alla messa, ma finita la cerimonia religiosa
tutti hanno fretta di tornare a casa e io non ho mai avuto modo di
conoscerli bene come invece sono solito fare durante le mie "missioni
pastorali" in giro per la Liguria. Mi sono inventato l'aperitivo per le
famiglie e per i nonni, tutto rigorosamente gratuito. Sono i volontari della
parrocchia che mi aiutano a preparare i tavoli, le bevande e i salatini. Gli
incontri si sono trasformati ben presto in vere e proprie feste di
quartiere».
Finita la messa, Don Alessandro si ritira nei locali parrocchiali ed è lì
che inizia l'aperitivo serale. «Non ho ancora conosciuto tutti i 3.800
parrocchiani, sicuramente più della metà e di questo ne sono davvero
orgoglioso. Quando abbiamo iniziato con gli "aperitivi solenni" del dopo
messa è venuta tantissima gente: un momento di aggregazione e di festa che
tutti hanno gradito e che ho deciso di ripetere nel tempo. Oggi è diventata
un'abitudine vederli arrivare finita l'eucarestia nei saloni parrocchiali.
Una bella testimonianza di quanto sia importante la voglia da parte di tutti
di socializzare e di parlare insieme dei propri problemi e delle proprie
ansie».
Il successo dell'iniziativa è andato al di là di ogni previsione anche per
lo stesso parroco.
«Visto come sono andate le cose la nostra intenzione ora è quella di
organizzare addirittura delle cene dopo la messa, magari sotto le festività
natalizie, da dedicare alle persone anziane, a quelle che non hanno parenti
o amici con cui poter condividere momenti di gioia e felicità».
Un'idea simpatica che evidenzia come anche i sacerdoti le cerchino tutte per
far avvicinare di piùi fedeli alla Chiesa e ai sacramenti, in un momento
particolarmente difficile.
La messa è finita. Aperitivo per tutti
«La trovata ha avuto successo. Ora faremo delle cene durante le feste di
Natale»
Singolare iniziativa di un parroco di Savona per conoscere meglio tutti i
suoi fedeli
SAVONA - Li ha battezzati con nomi accattivanti per catturare l'attenzione
dei suoi parrocchiani e può dire di esserci riuscito: «aperifamiglia» e
«aperinonni».
Sono gli «aperitivi solenni» del dopo la messa, rigorosamente analcolici:
due iniziative decise dal parroco per conoscere meglio i fedeli delle
Fornaci, un popoloso quartiere situato a ponente di Savona. Tutto è iniziato
quasi per gioco, oggi anche altri sacerdoti della Diocesi di Savona stanno
pensando di seguire l'esempio.
Don Alessandro Capaldi, 43 anni, originario del chiavarese, ex parroco di
Sant'Ermete a Vado Ligure, da oltre un anno regge la parrocchia di Nostra
Signora Della Neve a Savona.
«I parrocchiani partecipano alla messa, ma finita la cerimonia religiosa
tutti hanno fretta di tornare a casa e io non ho mai avuto modo di
conoscerli bene come invece sono solito fare durante le mie "missioni
pastorali" in giro per la Liguria. Mi sono inventato l'aperitivo per le
famiglie e per i nonni, tutto rigorosamente gratuito. Sono i volontari della
parrocchia che mi aiutano a preparare i tavoli, le bevande e i salatini. Gli
incontri si sono trasformati ben presto in vere e proprie feste di
quartiere».
Finita la messa, Don Alessandro si ritira nei locali parrocchiali ed è lì
che inizia l'aperitivo serale. «Non ho ancora conosciuto tutti i 3.800
parrocchiani, sicuramente più della metà e di questo ne sono davvero
orgoglioso. Quando abbiamo iniziato con gli "aperitivi solenni" del dopo
messa è venuta tantissima gente: un momento di aggregazione e di festa che
tutti hanno gradito e che ho deciso di ripetere nel tempo. Oggi è diventata
un'abitudine vederli arrivare finita l'eucarestia nei saloni parrocchiali.
Una bella testimonianza di quanto sia importante la voglia da parte di tutti
di socializzare e di parlare insieme dei propri problemi e delle proprie
ansie».
Il successo dell'iniziativa è andato al di là di ogni previsione anche per
lo stesso parroco.
«Visto come sono andate le cose la nostra intenzione ora è quella di
organizzare addirittura delle cene dopo la messa, magari sotto le festività
natalizie, da dedicare alle persone anziane, a quelle che non hanno parenti
o amici con cui poter condividere momenti di gioia e felicità».
Un'idea simpatica che evidenzia come anche i sacerdoti le cerchino tutte per
far avvicinare di piùi fedeli alla Chiesa e ai sacramenti, in un momento
particolarmente difficile.